FESTA PATRONALE  2016


Salve  Regina Madre di Misericordia…

Raccontano le cronache che l’ammiraglio Cristoforo Colombo, durante quella traversata che avrebbe  cambiato il mondo, era solito far cantare al suo equipaggio, al termine del giorno, la “Salve Regina”.

Anche noi, all’inizio di questo nuovo anno pastorale, vogliamo affidarci a Maria  perché ci accompagni e ci protegga, invocandola con questo bel titolo: Salve Regina, Madre di Misericordia.

La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio.. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. La Madre del Crocifisso Risorto è entrata nel santuario della misericordia divina perché ha partecipato intimamente al mistero del suo amore… Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno. Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù. ” (Papa Francesco)

 

Maria, volgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi…

Continua a vigilare sui nostri bambini come facevi con  il piccolo Gesù, affinchè possano sempre sentirsi al sicuro nel caldo nido dell’amore di papà e mamma.  Preservali dagli scandali della violenza e dona loro serenità e gioiosa spensieratezza.

Stai accanto ai nostri adolescenti affinchè sappiano imparare a gestire la loro libertà con responsabilità. Accompagnali nelle loro prime esperienze amorose, perché scoprano la bellezza dell’attrazione reciproca ed imparino la difficile arte del donarsi agli altri.

Suggerisci ai nostri giovani la strada da intraprendere per realizzare la loro vocazione. Incoraggiali nei momenti di difficoltà e di sconforto perché non si abbandonino alla depressione ma osino lottare per un mondo più bello, più giusto e fraterno…

Vigila sulle nostre case perché siano il luogo in cui impariamo a vivere le nostre relazioni sul modello della santa Famiglia di Nazaret. Insegnaci a confidare nella grazia di Dio ed a ricercare la sua volontà nella preghiera e nella vita ecclesiale. Fa che non manchi mai il necessario sulle nostre tavole, frutto di un lavoro dignitoso  ed onesto. Istruiscici perché impariamo  a dialogare con pacatezza e rispetto al fine di creare una confidenza sempre più libera e profonda . Insegnaci a superare i conflitti e le crisi con il dono della tua misericordia. Donaci forza e pazienza per sopportare le prove e le malattie. Donaci la perseverante creatività della carità perché non cadiamo nella noia apatica ma siamo aperti all’accoglienza ed alla solidarietà.

Infine ti affidiamo i nostri sofferenti: coloro che hanno perso una persona cara, quanti sono stati traditi o rifiutati, i malati e gli anziani: dona loro conforto e speranza…

… o clemente o pia, o dolce Vergine  Maria

 

 

Padre  Francesco ed i sacerdoti


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Galleria Festa Patronale 2016!


 

A Maria..

 

A settembre nella nostra comunità parrocchiale accade un fatto bellissimo:dopo la pausa estiva c’è un risveglio:l’inizio dell’anno pastorale e tutte le attività(oratorio,catechesi,ritiri)riprendono il loro ritmo.

L’apertura coincide proprio con “la festa patronale” e ogni persona volenterosa,esperta in qualcosa organizza la propria giornata nell’ambito della “festa”.

Il mio compito è di creare,con carta,nastri e tutto ciò che riesco a trovare,gli addobbi per rendere più festose le vie al passaggio della processione.

Ogni anno cerco sempre idee e cose nuove,è da un po’ di tempo che mi dedico a questo,cercando di coinvolgere altre persone,dando loro il materiale per addobbare le proprie vie,così da sentirsi più partecipi.Con il passare degli anni tutte le cose che si fanno riescono nel migliore dei modi proprio con la partecipazione della comunità parrocchiale-nostro piccolo mondo!.

Le angolature si sono smussate e ogni anno sento sempre più l’intervento,la vicinanza,l’aiuto materiale e morale di persone di buona volontà.

In questi giorni sembra quasi che il quartiere entri in fermento:trovo le siepi potate,i viali puliti e mentre lavoro per l’allestimento degli addobbi ,a volte per diverse ore al giorno,passando da una via all’altra,c’è chi mi da una mano,chi passa e elargisce complimenti,tanto che nel mio cuore sento di dover ringraziare e pregare.Anzi durante quei giorni di preparazione assaporo la complicità di chi si unisce a me per realizzare queste semplici opere di abbellimento delle strade e tale condivisione commuove e rallegra.

Tutto ciò dà un valore particolare alla carta trasformata in fiori e fiocchi,ai fiori di cartapesta che,animati dalla brezza,pare vogliano rivolgere un saluto alla gente che segue Maria portata in processione per le vie del quartiere.

Forse è l’amore che muove tutto quanto:l’amore per la Mamma di Gesù.

Ed è un’armonia che si diffonde nel cuore delle tantissime persone che accompagnano il cammino della Vergine fra le nostre case.Ma c’è anche chi rimane in disparte,forse per timore osserva da lontano.Non posso fare a meno di pensare al Centurione romano che sotto la Croce ascolta le parole del Cristo che perdona e promette al malfattore pentito il Regno,verificando così l’Amore che unisce il Figlio al Padre.Ebbene sono certa che anche uno spettatore distaccato avverte la bellezza del dono del proprio lavoro e delle piccole cose che accompagnano Maria che si fa Madre delle nostre case.

 

Adriana (Progetto di Fede 2012)

 


 

 

 

La Festa Patronale in questi anni...

 

Festa Patronale

Come un’unica famiglia

 

La festa patronale è importante:ci fa sentire membri di un’unica famiglia.

Ci fa sentire “Comunità”,quartiere.Il senso dell’appartenenza.

 

 Anche quest’anno si è fatto festa assieme.Una festa patronale particolare che si è appropriata degli spazi del complesso parrocchiale e che è stato un momento di incontro di grande importanza,che ci ha fatto sentire membri di un’unica famiglia.Che ci ha fatto sentire”Comunità”,”quartiere”.

Sì,perché ci sono sempre mancati il quartiere;ed oggi,comprendiamo,la nostra bella Chiesa può essere anche l’elemento aggregante.

Sono passati alcuni mesi dalla festa patronale del 16-24 settembre scorso,ma vale la pena ricordarla,anche a distanza di tempo.E’ un tassello in più del ruolo che può svolgere,anzi che sta già svolgendo la nuova Chiesa;è fede,partecipazione religiosa,è incontro,aggregazione;è festa,gioco,canti,è cultura…

La festa patronale si svolge dal lontano 1983.Da 17 anni contribuisce a dare un’”identità al quartiere.E’ cresciuta anno dopo anno,è stata una festa “itinerante”,ospitata ora dal quartiere,ora dal Padre Monti ora dalle Suore della Compassione..oggi ha trovato casa stabile..

Ed è stata la festa di sempre,con i suoi giochi,con i concorsi a premi,le luminarie,i fuochi d’artificio.Eppoi le specialità gastronomiche,i balli,gli spettacoli di gruppi musicali ed artisti,le pesche di beneficenza,il commercio equosolidale.C’è stata la sfilata di macchine d’epoca.

Abbiamo avuto pure i nostri particolari “giochi senza frontiere”.

Insomma la festa di sempre.

Tra i numerosi artisti che si sono succeduti sul palco,una sottolineatura va fatta per Gigi Vigliani,noto al pubblico televisivo che ha svolto una serata forse irriverente,ma con grande professionalità e capacità di coinvolgimento del pubblico.Con canti ed imitazioni davvero perfette.

 

Ma la festa è anche,non va mai dimenticato,incontro religioso;e,con la festa, si è svolta anche la”settimana pastorale” improntata sul ruolo che ogni gruppo,ogni parrocchiano ha nella sua comunità in ragione della sua età,intelligenza e qualità personali.Ogni giorno della settimana ci sono stati dunque incontri dei gruppi e delle famiglie.

Infine la Messa Solenne con la bella Processione che ha percorso le vie del quartiere,che ha portato la nostra Madonna,per le nostre strada,saldando Chiesa e quartiere.Siamo una Comunità senza barriere che si ritrova nella festa,nella fede,nella speranza.

 

 

Walter(Progetto di Fede 2001)